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Kembangan

Kembangan




Kembangan, ovvero la danza del fior di loto, sim bolo di alcuni stili di pencak silat come ad esempio il Setia Hati Terate, ispirandosi alla sua apertura e chiusura dei petali, il praticante usa braccia e mani con la stessa idea, aprendole e chiudendole, ruotandole crea un flusso continuo di figure, da lente fino a velocizzarle.
Queste movenze, strategicamente servono per ingannare l'avversario, come per distoglierli la concentrazione, per poter lanciare attacchi con le gambe.

La pratica, o meglio l'allenamento del kembangan, si inizia da soli.
L'allievo viene introdotto con lo studio delle figure.
Figure che enfatizzano colpi di pugno, calcio, gomito, ginocchio, figure che simulano movenze degli animali.
Queste figure vengono allenate prima statiche e poi muovendosi, legandole una con l'altra con un senso logico, armonioso, lento, fino a creare uno stato mentale profondo da vederle come se fossimo davanti uno specchio.
Quando si arriva a padroneggiare le figure in movimento, la pratica continua fino ad eseguirle legate una con l'altra come se fosse una danza, lenta, continua, elegante.
Nella pratica del kembagan esistono due fasi, la prima che durante la marcia in cerchio, i due praticanti danno il meglio di se mostrando i kuda insieme ai langhka ed il pukulan, tutto questo a distanza senza invadere lo spazio altrui.

Quando gli allievi hanno raggiunto un buon livello nell'eseguire le figure in movimento da soli, arriva la fase dove gli stessi vengono messi davanti all'altro alla distanza di circa due metri.
Dopo il saluto si inizia camminare in cerchio, in senso orario e antiorario, e pian piano gli allievi iniziano con l'eseguire le figure.
Ognuno esprime al  meglio quello che ha imparato, e girando e camminando fluidicamente in questo cerchio immaginario sembra di vedere due danzatori di una forma antica ma sempre accattivante e unica.
Mammano danzano, la concentrazione aumenta, questo perchè si focalizza sempre di più il corpo, si cerca di vederlo e sentirlo.
Aumentando la concentrazione, si entra nello stato di vuoto, questo vuoto presente che continua a farti danzare senza più pensare a quale figura si deve eseguire. Una sorta di meditazione in movimento.

La seconda fase, a turno i due praticanti portano degli attacchi di calcio o di pugno, naturalmente chi si difende applica le tecniche di difesa personale il più realistico possibile.
Quando il livello di questa fase diventa alto gli attacchi ed i contrattacchi assumono un flusso continuo di movimento, sia in piedi che a terra.

Si può affermare, che il kembangan e l'arte nell'arte, nel senso che lo studio di questa fase del Pencak Silat, è ancestrale, mistica.
La sua pratica costante fa si che la mente viene educata, siamo noi che controliamo lei e non lei a controllare noi.  

Sito Web di
Samuele Simone
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